Palazzine di via Grotte

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Dall'abbandono del complesso teatrale Romano, l'area venne nei secoli occupata da modeste abitazioni, che solo dopo il sisma del 1693 vennero piano alla volta rimpiazzate - mai del tutto - da edifici alto-borghesi, ecclesiastici e nobiliari. In questo agglomerato sono leggibili gli edifici che si addossarono ad ovest dell'antica via Grotte, strada che tagliava in due il Teatro e oggi ridotta a semplici archeggi di sostegno, formanti un groviglio che associa casupole povere ai due edifici di più curata architettura che si affacciano sulle vie Vittorio Emanuele II e Timeo, contigui e inseparati, uno caratterizzato da alti basamenti in pietra lavica e semplici lesene angolari terminanti in un abbozzo di capitello e aprentisi su via Timeo, l'altro con portone centrale su via V. Emanuele II e caratterizzato da avancorpi bugnati che ne ritmano la facciata, reggenti coppie di lesene. Questi ultimi risalgono rispettivamente: al periodo finale del XVIII secolo e agli inizi del successivo il primo palazzo; alla fine del XIX secolo il secondo. Sebbene sia in progetto l'acquisto e lo sbancamento degli edifici maggiormente degradati per mettere alla luce i resti archeologici soffocati dalle nuove fabbriche, non mancano difficoltà economico-burocratiche, lasciando così che dall'interno del Teatro si vedano ancora le anonime pareti scrostate e pericolanti sulla struttura Romana. #case_antiche #Catania #edifici_residenziali #palazzi_del_Settecento